Seconda parte del nostro viaggio nella storia dell'illuminazione

La vera rivoluzione verrà introdotta dalla lampada a olio, alimentata appunto dal combustibile derivato da diversi grassi vegetali o animali. Ma fù solo dopo il XVI secolo che venne poi introdotto lo stoppino che permetteva una lunga durata.
Nel mentre l’uso di candele era largamente diffuso: quelle di sego per il popolo e quelle di cera d’api per la borghesia e la nobiltà, che avevano un costo molto elevato.
Non solo re e regine, ma anche papi e cardinali sfruttarono l’enorme potere delle candele e delle lampade ad olio per dar luce a chiese e cattedrali anche nelle ore più buie.

Un altro evento epocale è l’arrivo della lampada di Argand, che introdusse uno stoppino rotondo e un cilindro di vetro che rallentava la combustione e con un meccanismo si poteva regolare l’afflusso del combustibile e quindi l’intensità della fiamma.

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