Pile zinco carbone
Le pile zinco carbone sono dispositivi elettochimici che permettono di ricavare energia elettrica attraverso una reazione chimica chiamata ossidoriduzione. Sono composti da due poli, chiamati elettrodi: uno positivo (il catodo) e uno negativo (l’anodo) in cui avviene l’ossidazione.
Caratteristiche di pile zinco carbone
Le batterie sono costituite da materiali differenti come zinco e rame, diossido di manganese, ecc, tutti minerali che possiedono una buona conducibilità elettrica.
In questa sezione è possibile trovare le pile zinco carbone, conosciute anche come pile a secco. Caratterizzate da una forma cilindrica, sono costituite da un anodo di zinco metallico alla base inferiore e alla superficie del cilindro, all'interno troviamo una pasta gelatinosa di biossido di manganese e cloruro di ammonio, misti a una polvere di carbone.
- Il catodo è costituito da una barretta di grafite, immersa nella pasta.
- Una plastica sigillante divide il cappuccio metallico dal contenitore di zinco, in modo da evitare il corto circuito tra anodo e catodo.
- La barra di grafite e la polvere di carbone non partecipano alla reazione e servono solo per facilitare la conduzione degli elettroni.
Tale tipologia presenta alcuni svantaggi: la reazione di ossidoriduzione avviene anche a riposo, accelerando la procedura di esaurimento. Inoltre, la parete di zinco tende ad assottigliarsi provocando una perdita del contenuto interno.
Man mano che si utilizzano, le pile, esauriscono la carica e occorre sostituirle. Esistono appositi contenitori deputati al loro smaltimento, è fondamentale non gettarle con altri rifiuti. Inoltre, quando si scaricano, è necessario estrarle dai dispositivi per evitare che quest'ultimi possano rovinarsi o rompersi del tutto.
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